COLOR CORRECTION

Mi chiamo Gianluca Cordioli e l’interesse alla color correction risale al 2010 quando nella suite di Final Cut Studio viene inserito il software di color correction Color.
La possibilità di poter manipolare i vari colori dei file in maniera selettiva e generare look simili a quelli dei film mi apri un mondo a me sconosciuto ma fu subito amore a prima vista.

timeline Color

Gli studi sulla percezione del colore e sulle possibilità di manipolarlo mi portarono a sperimentare infinite soluzioni di presentazione delle immagini.
Inizia ad approfondire le potenzialità del software Apple Color traducendo e spiegando il software per l’azienda Teacher-in-a-box che si occupava di insegnare i vari software attraverso corsi su DVD.

Color era un programma della Suite di Apple Final Cut Studio, la quale era tra le più utilizzate ed in voga nel mondo cinematografico.
Tradurlo e saperlo utilizzare mi permise di venire a contatto con diversi studi di produzione che cercavano un trainer che li formasse all'uso del software.
Dopo la presentazione nel 2010 del software Da Vinci da parte di Blackmagic, che lo aveva acquistato dalla Da Vinci System, iniziai lo studio di questo nuovo software molto più versatile e con più feature al suo interno.
La scelta di utilizzo di tale software fu dettata anche dal fatto che, avendo acquistato le prime telecamere digitali RED ONE 4K, riusciva a gestire meglio i file  RED e poteva supportare le schede RED Rocket per la decodifica in tempo reale dei file RAW.
Da quel momento DaVinci Resolve divenne il mio software primario per la color correction anche se l'uso di altri applicativi come Speedgrade della Iridas (poi acquistato da Adobe) e Scratch della Assimilate toccarono il mio interesse più per un confronto sulle possibili potenzialità che risiedevano al loro interno.

Oggi con le continue nuove versioni che Blackmagic sforna annualmente tale software si è evoluto a tal punto che l'uso di altri applicativi risultano superflui.

Un sistema ben strutturato in cui è possibile trovare ben 2 tipi di pagine per l'editing, una progettata appositamente per gli editor che lavorano con scadenze a breve termine ed un altra più tradizionale ma innovativa allo stesso tempo, che offre elaborazione e strumenti di precisione per dare vita alla storia perfetta.
A seguire un pagina dedicata al composit che permette di inserire effetti speciali, titolazioni 3D e molto altro senza dover uscire dal software.
La pagina di color corrrection è quella più evoluta e sempre più ricca di strumenti; tanti piccoli bisturi che ci aiutano a selezionare ed isolare aree del video per poter essere facilmente corrette.
Per finire la pagina relativa all'editinig dell'audio è una vera sala di registrazione con numerosi plugin e un banco mixer dalle infinite tracce.
Ovviamente l'area del delivery o esportazione del progetto è ben fornita di codec per la creazione di formati video per tutte le piattaforme.

In questa pagina vorrei raccontare il mondo della color correction e il concetto della percezione visiva.

Il colorist è colui che si occupa di tale processo ed ha la funzione di dare un valore significativo ad ogni colore presente nell’immagine.
I colori generano nella nostra mente sensazioni che posso infondere energia e positività ma anche tristezza, desolazione e sconforto. Ecco che la funzione del colorist e quella di “manipolare” le nostre esperienze sensoriali, evocando sensazioni ed atmosfere.
Sebbene tutti noi percepiamo i colori in maniera personale, attraverso la color correction si attiva un processo di correzione colore atto a riprodurre fedelmente il colore fotografato secondo standard visivi ben definiti. Più i colori fotografati saranno fedeli alla realtà, senza essere contaminati da fonti di luce artificiali e non, e maggiore sarà la corrispondenza al prodotto reale. 

Correzione colore 2 Correzione colore 1
F.1 - Foto contaminata da luce blu esterna e
luce gialla interna
F.2 - Foto bilanciata eliminando le dominanti
blu e gialle sugli oggetti

Vorrei innanzitutto spiegare che questa foto è stata fatta con un telefonino con capacità qualitativa molto bassa ed è stata corretta con un programma di correzione colore sofisticato.
Il concetto che vorrei sottolineare è come sia importante riportare fedelmente i colori dei vari oggetti allo spettatore che visiona la foto.
Il fatto che la statua, nel primo caso, appaia gialla potrebbe farci presupporre che il materiale possa essere di una pietra tipo alabastro mentre il copri lampada di colore marrone.
In realtà come riportato nella seconda foto la statua risulta di marmo bianco mentre il copri lampada di color melanzana.
Ora le soluzioni per ottenere la foto n.2 sono di 2 tipi:
Il primo riguarda la fase di scatto della foto; essendo una situazione molto critica (due fonti di luci colorimetricamente opposte) dobbiamo correggere le dominanti delle due fonti di luce.
Possiamo schermare la vetrina con delle gelatine gialle fino a far filtrare una luce neutra attraverso i vetri mentre nel caso della luce gialla sostituire la fonte con una lampada a temperatura di 5400°K per mantenere maggiormente l'atmosfera dello showroom.
In alternativa l'uso del flash ci può venire in aiuto per neutralizzarla ma eliminando l'atmosfera presente.
La seconda soluzione riguarda il fatto di prendera la foto così scattata e isolando le varie aree e i vari colori presenti nell'immagine andare a correggere in modo sommario le varie dominanti con risultati non eccellenti.

Bisca 1.1.2 Bisca 1.1.3
F.3 Scena Originale F.4 Scena Color corretta
Bisca 1.1.4 Bisca 1.1.1
F.5 Color grading F.6 Letterbox and anamorphic flare

 

Nel mondo del cinema hollywoodiano la prima soluzione è quella più seguita, anzi, ancora prima di girare le scene con gli attori il direttore alla fotografia e il regista simulano una ipotetica illuminazione per rendersi conto in anticipo di quali potranno essere le problematiche e risolverle in anticipo.

Nelle produzioni con budget più limitato i sopraluoghi dei direttori alla fotgrafia sono meno frequenti e sebbene si cerchi di ottenere il meglio dell'illuminazione un attimo prima delle riprese, questo tipo di errore sarà molto meno presente ma comunque dovrà essere corretto in post produzione.
Per tanto il correggere la colorimetria di ciascuna scena e uniformarle è compito del colorist.

Una volta colorcorrette tutte le scene si passa, su richiesta dell'idea del regista, ad effettuare la fase del color grading.

Esiste una reale differenza tra color correction e color grading. Mentre la color correction modifica le scene girate per “eliminare” errori effettuati durante le riprese – dal calore delle luci usate, alle  sottoesposizione o sovraesposizione dei soggetti o per uniformare il girato di telecamere con sensori diversi a una stessa qualità, la color grading è quel processo di alterazione dei colori per fini comunicativi, estetici, e autoriali.

Emozionare lo spettatore creando un look per suscitare una determinata emozione nello spettatore è il compito del coloristia e lo fa coerentemente con il messaggio che il regista della pellicola vuole trasmettere.
Nella fase di color correction le scene vengono corrette shot per shot, mentre in quella del color grading le modifiche di colore sono apportate a vaste parti di girato a seconda delle location di ripresa e dei diversi momenti in cui si svolge la trama. 

Con la color grading si lavora sullo stato danimo degli spettatori e pertanto utilizzando la dominante di colore rosso si suscita sentimenti di amore, passione, violenza e pericolo, l’arancione è collegato a calore, socievolezza, amicizia e giovinezza; abbiamo poi il giallo per suggerire concetti come la follia, la malattia, l’insicurezza; mentre azzurro e viola sono rispettivamente i colori della calma, dell’isolamento, del distacco e della fantasia.
E' possibile trasformare il giorno nella notte, valorizzare un alba e scaldare i colori di un tramonto.

Con buone nozioni di color grading è possibile ricreare lo stesso identico look per i propri video, rendendoli a tutti gli effetti dei prodotti cinematografici.

 In conclusione l'importanza del colorist e dalle tecniche di color correction permettono di emozzionare lo spettatore valorizzandone la storia e il messaggio trasmesso.

 Sei interessato a noleggiare il nostro studio e i nostri colorist per color gradare il tuo ultimo progetto, film, documentario o videclip?
Contattaci, noleggio anche a ore, cosa aspetti?

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Recensioni

Steven Renso (regista) Clodjo Produzioni
5 stelle
Per la color correction del mio primo film THE CARPENTER e del corto ROUTINE, e sul set del pilot BLACK ZONE.
Lavori che hanno saputo accrescerci a livello professionale, affiancati da una persona con una grande esperienza sul campo e dall’alto livello di competenza.
Con i loro studios si può solo che andare sul sicuro!

Alessandro Zonin (Direttore della Fotografia) AIC Imago Cinematographer
4 stelle
Ottima esperienza con Gianluca che ha grande passione e cura per il suo lavoro. Abbiamo realizzato il color grading di The Receptionist in tempi rapidi , con risultati eccellenti e grande soddisfazione.

Fabrizio Polla Matiot (Operatore video e editor)
5 stelle
Corso OPERATORE RED e DAVINCI RESOLVE COLOR GRADING BASE
Ho frequentato il corso come OPERATORE RED a dicembre 2019 e quello di DAVINCI RESOLVE COLOR GRADING BASE a dicembre 2020, Gianluca è un ottimo professore, attento e profondo conoscitore dei mezzi.
Trasmette passione per il suo lavoro attraverso la sua continua ricerca e aggiornamento, lo si può definire uno specialista del colore, conosce la tecnica in maniera ineccepibile.

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